Cito cito volans

Cito cito volans

Lettere di guerra, cifrari e corrispondenze segrete di Lucretia Estensis de Borgia

20,00 €  19,00 €
5% sconto

Curatori: Bruno Capaci – Patrizia Cremonini
Prefazione di Elisabetta Selmi
Lo Scaffale dei Politropi #3

Aspetto fondamentale dell’epistolario di Lucrezia Borgia è l’assenza di qualsiasi segno di donna relicta, di eroina che scrive per compiangersi. La dimensione diplomatica della lettera soffoca in parte l’abbandono all’autocommiserazione, rafforzando nello stesso tempo l’ethos di chi scrive a contatto con le esperienze più gravi della propria esistenza. Così, mancando il compianto, si accentua la dimensione individuale dello scrivere con ferma mano e diremmo ferma voce,  solo a tratti incrinata da una piega malinconica del discorso che viene subito rassettata.     
Le lettere, con il loro contenuto pubblico e privato, percorrono i meandri della vita, attraversano le circostanze personali e politiche, promuovono la ricerca di istanze e favori, anche di natura molta delicata.



Curatori
Bruno Capaci, ricercatore confermato, abilitato IIa fascia, insegna Letteratura e Retorica e Didattica della Letteratura italiana presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna.
Tra i suoi studi recenti sulla corrispondenza di Lucrezia Borgia ricordiamo: Eclatanti voci arcane. Lucrezia Borgia dalla scena alla storia, in Le voci arcane. Palcoscenici del potere nel teatro e nell’opera, Roma, Carocci, 2018; La rosa di Lucrezia Borgia, «Critica Letteraria» (2018), 179;  Dettate e manu propria: lettere familiari di Lucrezia Estense De Borgia, «Studi e Problemi di Critica Testuale» (2017), 94; The Counsel of the Fox. Examples of Counsel from the Commedia, Short Stories, Letters and Treatises, «Res Rhetorica» (2017), 4.

Patrizia Cremonini è Direttore dell’Archivio di Stato di Modena. Alcuni suoi studi valorizzano il patrimonio dello stesso Archivio: Il rabarbaro di Lucrezia Borgia e la lettera di fra’ Nicolò da Tossignano, custode di Terra Santa. Questioni d’Oriente, spezie, medici e commerci, in «Quaderni Estensi», II (2010); Il più antico, compiuto, inventario dell’Archivio Segreto Estense. Pellegrino Prisciani, 4 gennaio 1488, in «Quaderni Estensi», V (2013); Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700. La lunga mano dell’Inquisizione modenese su terre bolognesi, San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2014; Cristoforo Messi Sbugo (economo, cuoco, gastronomo e scalco generale alla corte estense) nelle carte dell’Archivio di Stato di Modena, in G. M. Anselmi, A. Camporesi, E. Casali, A. Di Franco (a cura di), Il gusto della ricerca: A proposito di Piero Camporesi, Milano, Il Saggiatore, 2018.

 

 

Il libro è parte di Lo Scaffale dei Politropi.

Non di tutti i politropi il racconto cangiante e avvolgente perdura, com’è accaduto a quello di Ulisse. Talvolta esclusi dalla nostra tradizione culturale ma non sempre. Seguaci del bello e del vero. I politropi sono gli esclusi ma anche i più invitati perché nessuno, come loro, sa cosa dire e soprattutto come dirlo. Proteiformi, dalla parola affascinante, talvolta noti a una ristretta cerchia di specialisti, talvolta affabulatori di grande consenso popolare, i politropi dividono ma nello stesso tempo affascinano chi voglia ascoltare un racconto che ha sempre qualcosa di mai detto prima, se non altro nel modo. Sono essi gli istrioni e le istrione? Sono le sirene del nostro tempo? Parlano alla pancia? O educano la mente con il cibo prelibato della curiosità che si rinnova nell’invito di Ulisse a fare della propria esperienza una religione di vita. Di che cosa si occupano i politropi? Della vita. Uomo, donna, cortigiano, affabulatore e affabulatrice che sia, il politropo comunica senza preoccuparsi troppo del suo statuto di irregolare o meglio di accademico irrituale. Il politropo ha goduto di un certo disinteresse da parte degli studiosi. È questa un’umile ma tenace occasione d’indagine filologica offerta a chi pensa che la curiosità sia riconoscimento intellettuale di non trascurabile importanza.


Collana diretta da

Bruno Capaci, Loredana Chines, Stefano Scioli, Paola Vecchi Galli, Marco Veglia

 

 

 





Da inserire:


Data di inserimento in catalogo: 26.09.2019.

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