Come cerchi sull’acqua

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Autore: Carlo Sabbatini

Nella cultura di fine ‘700 è ormai radicata la tendenza allo specialismo, forte dei progressi della ricerca sperimentale. L’astro della filosofia, per secoli intesa come sapere dei princìpi, sembra tramontare a beneficio dalla matematica e del modello meccanicistico delle scienze naturali. È un fenomeno conclamato nei paesi in cui la struttura sociale e le istituzioni favoriscono lo sviluppo economico e privilegiano una conoscenza applicativa. In Germania prevale lo studio accademico, nel quale diritto e medicina fanno la parte del leone e la filosofia mantiene la funzione fondante, perduta altrove. In questo quadro si inserisce Kant, che da un lato riconosce il ruolo della fisica newtoniana, ma dall’altro sottolinea l’impossibilità di comprendere la vita della natura organica con questo paradigma causale: una conferma e insieme una dichiarazione di insufficienza del sapere empirico.

Da qui riparte la filosofia tedesca, che mentre recupera con Fichte il ruolo primario della filosofia come “dottrina della scienza”, riprende con Schelling ed Hegel quell’approccio organico in cui, per Kant, “tutto è reciprocamente scopo e mezzo” e “l’idea è unità assoluta di rappresentazione, mentre la materia è una molteplicità di cose”. Perché la filosofia si attui come sapere dell’idea ed esprima la vera unità organica e vivente, è necessario superare anche la contrapposizione fichtiana di Io e natura, facendone manifestazioni distinte di un assoluto, che è totalità dell’essere. Nel 1802-3 tale programma sottende le schellinghiane Lezioni sul metodo dello studio accademico e lo scritto di Hegel sul Naturrecht. Traendo spunto dalla prime pagine di questo saggio, il libro cerca di valutare la portata di una simile svolta per l’epistemologia giuridica hegeliana e per il suo rapporto con la coeva scienza del diritto.
 
Autore
Carlo Sabbatini è ricercatore di Filosofia del Diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. È autore delle monografie Una cittadinanza razionale, Torino 2007, Una piramide di pietre tonde, Bologna 2012, Lo spirito nelle leggi, Bologna 2012 e di alcuni saggi, tra cui: Note su sovranità e spazio nel pensiero di Immanuel Kant, in AA.VV., Sovranità e diritto, Torino 2004; Dalla legge al contratto: le pratiche spaziali della società civile e l’erosione dello Stato, in AA.VV., Diritto a rischio?, Torino 2006; Critica della ragione pubblica. La valenza politica della religione negli scritti minori kantiani, in AA.VV., La civetta di Minerva. Studi di filosofia politica tra Kant e Hegel, Pisa 2007; Il sovrano come ideale della ragione, in «Filosofia politica», XXV, 1, 2011.

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Data di inserimento in catalogo: 06.08.2015.

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