Recensione a La strada bianca

Recensione a La strada bianca

Recensione a La strada biancae, di Vincenza Lo Re
Recensione apparsa su www.gazzettadelsud.it


di Laura Simoncini


«La vita è il movimento di un fiore su un muro di mattoni e anche quando non si vedono i colori, diffonde il suo profumo». "La strada bianca" (I libri di Emil di Odoya srl) di Vincenza Lo Re, è un romanzo profondo dalla grande tensione emotiva che mettendo a nudo l'anima, libera della necessaria follia. Un libro accattivante che riesce a toccare le corde dell'anima conducendo il lettore in un mondo fatto di sofferenze, amore, passione e religione, in una storia mai scontata, arricchita da sentimenti che rappresentano il motore dell'universo, nell'intreccio dell'armonia taoista degli opposti, in accordo con i princìpi di Yin e Yang. L'autrice, nativa di Letojanni, svolge in riva allo Stretto la professione di pediatra. Nel '96 pubblica "L'Albero della Conoscenza, storie di bambini", testo sponsorizzato dall'Ibiscus, centro di cura di leucemie infantili, ed è referente per l'area pediatrica nel comitato etico oltre che vincitrice, per l'impegno sul sociale, del premio europeo Tindari 2001. Dal libro emerge l'amore profondo della Lo Re per la medicina, il senso di Dio e la scrittura, parte integrante della sua esistenza riscontrabile in Filippo, il protagonista, che incarna i tratti salienti dell'autrice, a tratti rappresentandone l'alter ego. L'obiettivo della scrittrice è quello di portare il lettore in sintonia col racconto «alla ricerca della strada bianca nel tempio dell'uomo fino all'eternità dell'anima». «Si tratta di un romanzo “spiega Vincenza Lo Re – che ho scritto col cuore. Nella trama si intrecciano momenti di passioni, di amore e di fede pura. I personaggi si affacciano con la loro storia personale e, simili a leggiadri ballerini, danzano in armonia sulla grande pista del mondo, al ritmo musicale e magico della vita. La scena comincia a Letojanni, illuminata "dal cerchio arancione nel cielo umido, all'imbrunire di un pomeriggio di fine agosto" spaziando fino in Cina. La magia dell'oriente e delle sue favole “ conclude “danno l'avvio alla fantasia, al sogno, alla meditazione per invitare il lettore ad ascoltare il silenzio, a interpretare l'ideogramma orientale con un misto di fantasia e preghiera, in una atmosfera dove il dono di sé trova il senso di Dio nell'interculturalità e nella scienza». Un volume di grande spessore narrativo le cui vendite serviranno ad aiutare Nethmi, una bimba cerebropatica dello Sri Lanka.


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Pubblicato: 29.07.2011
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