Curatori: Alessandra Ferraro, Fabio Regattin
L’autotraduzione è una cosa strana. È una pratica molto comune e allo stessotempo merce piuttosto rara, almeno in certi ambienti – su tutti quelloletterario. Se chiediamo a un buon lettore di nominarci un autotraduttore,nella migliore delle ipotesi tirerà fuori dal cilindro Samuel Beckett. Nellapeggiore, niente del tutto. Anzi, è probabile che ci chieda, stranito: perché,esistono scrittori che si autotraducono?
La risposta è sì: questi scrittori esistono. Quando si tratta di parlare dellapropria esperienza, però, non sono molto loquaci. Le testimonianze dicui disponiamo sono rare e per di più, appartenendo alla produzione nonletteraria, meno commerciale dunque, dei loro autori, hanno solo di radovarcato i confini linguistici entro cui erano state concepite.Da questa osservazione nasce l’idea del libro che tenete tra le mani, e cheraccoglie una serie di testimonianze di autotraduttori mai pubblicate primain italiano. La speranza è che il loro incontro-dialogo in un unico luogofavorisca il confronto tra posizioni diverse, espresse in momenti altrettantodiversi da diversi autori, più o meno noti nel nostro paese.
Con i contributi di: Vassilis Alexakis, Licia Canton, Raymond Federman,Gao Xingjian, Julien Green, Nancy Huston, Dôre Michelut, Marco Micone,Gianna Patriarca, Jorge Semprún, Anne Weber.E con la collaborazione di: Simona Gallo, Patricia López López-Gay, ValeriaSperti e Dirk Weissmann.
Curatori
Fabio Regattin insegna, all’Università degli Studi di Udine, traduzione dal francese all’italiano.Nel corso del tempo si è occupato di vari aspetti di questa attività, spaziando dallatraduzione per il teatro a quella dei giochi di parole, fino allo studio dei rapporti tratraduzione ed evoluzione culturale. Su questi temi ha scritto alcuni libri.
Alessandra Ferraro insegna letteratura francese all’Università degli Studi di Udine. Nellesue ricerche sulla letteratura migrante in Québec si è imbattuta nell’autotraduzione,pratica che rimette in causa la concezione di autore come legato ad un’unica lingua etradizione nazionale. Questo l’ha condotta a ripensare la letteratura in termini di unpolisistema complesso, difficilmente comprimibile nel quadro di etichette territoriali.
Data di inserimento in catalogo: 02.12.2019.