Curatrice: Matilde Cioni
Medical Humanities. Letteratura e Linguistica #4
DOI: doi.org/10.17457/9788866804277_TAB.PDF
Sin dal 1933, quando vi si trasferisce per studiare medicina e per allargare le sue prospettive culturali, il rapporto di Mario Tobino con la città di Bologna è sempre stato centrale. La Bologna di Tobino è quella degli studi di medicina, svolti con gli amici di una vita, Aldo Cucchi e Mario Pasi, con cui condividerà la “passione per la politica”, ma anche quella del mondo letterario, in un intreccio tra pratica medico-psichiatrica, letteratura e impegno politico, indagati attraverso molteplici percorsi dai saggi raccolti in questo volume, che ancora oggi meritano di essere approfonditi e presi ad esempio.
Curatrice
Matilde Cioni ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Firenze e la laurea magistrale in Italianistica all’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Ha partecipato al Convegno di studi Tobino e Bologna. Medicina, letteratura e storia; collabora con il Centro di Medical Humanities del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna.
Mario Tobino (Viareggio 1910 – Agrigento 1991), psichiatra e scrittore, trascorre l’infanzia a Viareggio, lo sfondo di opere come La gelosia del marinaio, L’Angelo del Liponard, Sulla spiaggia e di là dal molo. Nel 1933 è a Bologna per proseguire gli studi di Medicina: in questo periodo conosce alcune delle personalità che saranno più influenti nella sua formazione letteraria e professionale. In qualità di medico psichiatra lavora, prima di partire per la Libia nel 1940, all’Ospedale di Gorizia e di Ancona, per arrivare a Maggiano nel 1942, dove rimane fino al 1980; l’Ospedale psichiatrico di Lucca è lo scenario dei celebri Le libere donne di Magliano, Per le antiche scale, Il manicomio di Pechino. Lo scrittore ha vinto il Premio Strega con Il clandestino, il Campiello con Per le antiche scale, il Viareggio con La bella degli specchi.
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Il volume fa parte della collana Medical Humanities. Letteratura e Linguistica.
Comitato direttivo
Gian Mario Anselmi, Giuliana Benvenuti, Bruno Capaci, Loredana Chines, Nicola Grandi, Paola Italia, Gino Ruozzi, Stefano Scioli, Marco Veglia
Comitato scientifico
Alberto Casadei, Massimo Ciavolella, Daniela De Liso, Gloria Gagliardi, Valeria Merola, Stefano Redaelli, Lucia Rodler, Natascia Tonelli
Asse portante delle Medical Humanities risulta la collaborazione di specifiche competenze che definiscano, ciascuna dal proprio punto di vista, un orizzonte narrativo e dialogico, e condividano, tra loro, metodi, strumenti, strategie, percorsi. Alla luce di necessità empatico-relazionali, lungo l’architrave della narrazione s’innesta il pregio di saperi che, proiettati nel “rapporto espressivo” con l’altro, divengono propriamente trasversali. La collana desidera promuovere questo ricco incrocio di conoscenze, a partire dalla letteratura e dalla linguistica, tramite studi e ricerche interdisciplinari, tesi a investigare l’essere umano e le sue complesse relazioni con l’universo della salute.