Curatore: Uberto Motta e Giacomo Vagni
Biblioteca di Studi e Testi Italiani #3
Il 1494 e il 1530 fissano tradizionalmente gli estremi delle guerre d’Italia, dalla discesa di Carlo VIII di Francia all’incoronazione imperiale a Bologna di Carlo V d’Asburgo. Anche in campo letterario le due date hanno un forte valore periodizzante, con la morte di figure come Boiardo, Poliziano e Pico della Mirandola da una parte, e la stampa delle rime di Bembo e Sannazaro dall’altra: entro uno scenario inquieto e fecondo, matura quel petrarchismo rigoroso che avrebbe impresso una nuova direzione alla scrittura lirica italiana ed europea.
Attraverso approfondimenti puntuali su autori, opere e forme caratterizzanti tale periodo (da Giusto de’ Conti e Boiardo fino a Luigi Alamanni e Bernardo Tasso), il volume intende offrire una visione d’insieme che sviluppi e integri alcune tra le più importanti acquisizioni filologiche e critiche prodotte nell’ultimo trentennio di studi. Vengono così messi in luce anche problemi e peculiarità della trasmissione testuale tipica di quella stagione, sollecitando a nuovi attraversamenti negli ambiti tanto dell’analisi stilistica quanto della ricostruzione storiografica, al fine di arricchire i recenti tentativi di racconto unitario della storia della lirica italiana tra Quattro e Cinquecento.
Curatori
Uberto Motta è professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Friburgo. Si è occupato di esperienze letterarie e artistiche del Rinascimento, erudizione antiquaria e nuova scienza tra XVI e XVII secolo, invenzione poetica e riflessione critica nel Novecento. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano i volumi Antonio Querenghi (1546-1633). Un letterato padovano nella Roma del tardo Rinascimento (1997); Castiglione e il mito d’Urbino. Studi sulla elaborazione del «Cortegiano» (2003); Quando il ghiaccio si rompe. Esperienze poetiche novecentesche (2017).
Giacomo Vagni è Assistant de recherche presso l’Università di Friburgo. Ha pubblicato l’edizione delle Rime di Baldassarre Castiglione e Cesare Gonzaga (2015) e studiato la tradizione del corpus lirico di Giuliano de’ Medici. Attualmente collabora a un progetto del Fondo Nazionale Svizzero per l’edizione commentata dei Dialoghi di Torquato Tasso. Si è occupato inoltre della cultura umanistica nella Roma di inizio Cinquecento, delle lettere di B. Castiglione e Pietro Bembo, della ricezione della letteratura rinascimentale nel Settecento.
Il libro è parte della Biblioteca di Studi e Testi Italiani, collana di studi e testi a cura del Seminario di Filologia e Letteratura italiana dell’Università di Friburgo.
COMITATO SCIENTIFICO
Pierantonio Frare, Edoardo Fumagalli, Christian Genetelli,
Uberto Motta, William Spaggiari
Data di inserimento in catalogo: 03.11.2017.