Due biografie per il principe degli Incogniti

Due biografie per il principe degli Incogniti

Edizione e commento della Vita di Giovan Francesco Loredano di Gaudenzio Brunacci (1662) e di Antonio Lupis (1663)

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Autrice: Lucinda Spera
Biblioteca del Rinascimento e del Barocco

Sabato 13 agosto 1661 a Peschiera del Garda si spegne, poco più che cinquantenne, nel pieno esercizio delle sue funzioni di Provveditore il nobiluomo veneziano Giovan Francesco Loredano, noto per essere stato il fondatore e principe dell’Accademia degli Incogniti e per il forte odore di libertinismo che emanavano le sue vicende biografiche.
Loredano aveva dedicato la sua trentennale opera di promotore culturale alla prepotente fede nella potenza eternatrice della parola stampata, tessendo intorno a sé una fitta rete di cantori della sua grandezza. Il filo del ragionamento riparte da qui per verificare l’eventuale efficacia e la durata anche postuma di un piano di notorietà tanto dettagliatamente ordito.
Chi si farà carico del suo programma? Quale immagine avranno di lui, nell’immediato futuro, i coprotagonisti della stagione culturale che egli aveva animato?
La riproposta in questo libro delle uniche due biografie a lui dedicate dai contemporanei si rivela centrale ai fini della verifica del suo lascito culturale. È infatti piuttosto singolare che dopo la sua morte i soli a rompere un quasi imbarazzato silenzio siano, con modalità diversamente celebrative, personaggi di confine rispetto all’entourage incognito.
Il primo profilo (Vita di Giovan Francesco Loredano Senator Veneto, 1662) è scritto da Gaudenzio Brunacci, un medico marchigiano con ambizioni di storiografo e romanziere, l’altro (col medesimo titolo, ma uscito nel 1663) è quello del giovane scrittore molfettano Antonio Lupis, già protetto e segretario del mecenate veneziano, entrambi tardi testimoni solo delle ultime, sfibrate vicende dell’Accademia degli Incogniti e del suo fondatore.
Le voci engagé dei due biografi testimoniano così un progetto di grandezza tenacemente perseguito che aveva permesso al suo ideatore di coordinare e orientare per un intero trentennio gran parte della cultura italiana ed europea.







Autrice
Lucinda Spera insegna Letteratura italiana presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha dedicato alla produzione italiana del Seicento numerosi saggi apparsi su «Studi secenteschi», sul «Bollettino di Italianistica» e su riviste internazionali. Su Galilei ha pubblicato «Specolando nelle tenebre»: su alcune lettere galileiane dall’esilio di Arcetri (2011). Si occupa inoltre di didattica della letteratura e di studi di genere. Collabora con l’Istituto della Enciclopedia Italiana. Ha pubblicato i volumi Il romanzo italiano del tardo Seicento (Milano, 2000) e Verso il moderno. Pubblico e immaginario nel Seicento italiano (Roma, 2008); ha curato la raccolta di studi La novella barocca (Napoli, 2001). Ha scritto insieme ad Alberto Asor Rosa e a Monica Cristina Storini una Letteratura italiana per i licei (Firenze, 2012, voll. 7). Dirige per Pacini Editore (Pisa) la collana Parole diverse.



Il libro è parte della Biblioteca del Rinascimento e del Barocco, collana di studi e testi diretta da Andrea Battistini, Luisa Avellini, Clizia Carminati, Lara Michelacci, Uberto Motta e Francesco Sberlati

Nella prospettiva culturale che si sviluppa fra XVI e XVII secolo in Europa si assiste a un riassetto epocale di idee e di forme adeguate a comunicarle; la scena letteraria, intrecciata alla drammaturgia, alla musica e all’innovazione nelle arti figurative nonché messa alla prova dal confronto con i modi della comunicazione della rivoluzione scientifica, dà vita a una stagione complessa di proposte e risposte che offre ancora ampie possibilità di scandaglio.
A questa opportunità di migliore identificazione di testi e di perfezionamento degli studi la Biblioteca del Rinascimento e del Barocco viene incontro facendo appello a un quadro nazionale e internazionale di specialisti, capaci di trasformare una Collana editoriale in una rete di relazioni e di discussione: nell’articolazione di una virtuale res publica litteratorum
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Da inserire:


Data di inserimento in catalogo: 26.05.2014.

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