Autore: Pietro Sebastianelli
Prefazione: Toni Negri
Collana: Filosofie
In che modo l’appropriazione si è potuta trasformare in diritto? Quali nodi teorici e quali eventi storici fanno da sfondo alla nascita del moderno diritto di proprietà? Qual è stata la genesi di quella separazione tra “sfera privata” e “sfera pubblica”, sulla quale ancora oggi si esercita il “governo dei viventi”? A partire dallo studio del pensiero di Ugo Grozio e delle vicende che hanno caratterizzato l’anomalia “repubblicana” del «secolo d’oro» olandese rispetto ad un contesto europeo segnato dall’assolutismo, il libro di Sebastianelli cerca di rispondere a queste domande tessendo un intreccio, allo stesso tempo virtuoso e problematico, tra l’analisi dei concetti e le dinamiche storiche.
Avendo posto il problema della legittimazione politica e giuridica dell’egemonia economica della classe mercantile in ascesa, il pensiero di Grozio rappresenta un punto di osservazione privilegiato per lo studio della modernità e contribuisce a gettare una nuova luce sulla relazione stringente che il tema della proprietà privata intrattiene con la genesi del moderno potere sovrano.
«Grozio è un pensatore di frattura: questo sembra il filo chiaro che percorre il lavoro di Sebastianelli. La genesi del diritto di proprietà dei moderni si forma sulla traccia dell’appropriazione dei commons, dell’usurpazione forzosa del comune, dello spossessamento dei soggetti – nell’ambito di quel processo generale di fondazione economica e politica della modernità e del capitalismo che i critici chiamarono “accumulazione originaria del capitale”. […]
Sebastianelli ci mostra un Grozio molto più attuale di quanto la storia della filosofia politica normalmente faccia. E ci pone una questione importante. Oggi, infatti, quello Stato di sicurezza della proprietà funziona davvero male. Non dobbiamo tutti ritornare ad analizzare, come tema centrale della filosofia politica, che cosa sia “appropriazione”?»
[dalla Prefazione di Toni Negri]
Autore
Pietro Sebastianelli (Caserta, 1980) ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filosofia delle Scienze Sociali e Comunicazione Simbolica presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche della Federico II di Napoli, dove ha tenuto lezioni e seminari sulla filosofia politica moderna e contemporanea. Ha inoltre partecipato alla realizzazione del volume Vento del Meriggio. Insorgenze urbane e postmodernità nel Mezzogiorno (DeriveApprodi, 2008) a cura di Franco Piperno.
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