... e si mostrò a Simone

... e si mostrò a Simone

Riferimento a un’esperienza o formula di legittimazione?

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NOVITA' - IN LIBRERIA DA FEBBRAIO! 

Autore: Massimiliano Perugia


E' possibile registrare una ripresa dell’interesse su Gesù di Nàzareth, in particolare sulla sua resurrezione e sulla nascita del movimento che da lui ha preso avvio. Interesse accompagnato dalla rivendicazione della legittimità di un pluralismo di opinioni, teorie e presunte verità storiche che fino a poco tempo fa era riservato ai soli circoli accademici e che oggi è condiviso da chiunque intenda mettere mano alla storia di Gesù accreditando il proprio punto di vista anche quando questo è notevolmente in contraddizione con la Tradizione e con quanto vi è già di storicamente accertato.

Questo studio si concentra sulla funzione dell’apparizione del Risorto a Simon-Pietro con l’intento di verificare se Lc24,34 e 1Cor15,5 riferiscono un esperienza o siano un artificio letterario per legittimare il ruolo preminente del pescatore di Cafarnao nella Chiesa all’indomani della Passione di Gesù. Ho voluto fare mio l’auspicio di H. Schlier il quale – mentre constatava e denunciava la tendenza a ritenere che sulla resurrezione di Gesù Cristo “se ne sappia abbastanza, o addirittura che non ci sia altro da sapere, e che si possa quindi, in teologia, dedicarsi ad altre cose che riguardino più da vicino il famoso “uomo d’oggi” anche se in realtà si dovrà convenire che proprio del fenomeno della risurrezione di Gesù Cristo non ne sappiamo ancora molto, dal punto di vista teologico” – formulava il desiderio che gli uomini del nostro tempo si interessassero alla resurrezione come i venditori del mercato di Costantinopoli nel 380 si interessarono alla controversia sulla sostanza/essenza.


Autore
Massimiliano Perugia (1975), dopo gli studi tecnici all’ITIS “G. Ferraris” di Roma ed il Servizio di leva militare presso il I° Reggimento Trasmissioni di istanza a Milano dal quale si è congedato con il grado di Caporale, ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose (Summa cum laude) presso l’Istituto connesso alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana. È autore dell’articolo: L’apostolo degli spazzini di Roma. Storia di don Ariodante Brandi, fondatore, nel 1910, dell’Unione professionale dei netturbini, la Pia opera che egli volle affidare alla protezione di Maria, col titolo di “Madonna della Strada” pubblicato dal mensile 30giorni nel Maggio 2008.

Da inserire:


Data di inserimento in catalogo: 20.02.2012.

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