Vicolo fiume Tānaro

Vicolo fiume Tānaro

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Autore
: Riccardo Motta

Presentazione
: Mario Volante
Introduzione: Danilo Arona


Dopo Tànaro, Bòrmida e l’inconscio collettivo di Alessandria (Maxmi, Castelnuovo Scrivia 1995), Riccardo Motta torna a percorrere il tragitto del “Grande Nastro Oscuro e Limaccioso” – il fiume Tànaro – nel percorso che dal Piemonte, dopo un parziale confine con la Liguria, va a morire quasi nell’Oltrepò pavese.
In tanto tragitto e in adeguata contaminazione idrogeologica, il fiume resta ancora e sempre “un grande dispensatore di immaginario”, segnando con la sua presenza esistenze singole e collettività arcaicizzate. Rispettato, temuto, forse odiato in terra alessandrina dopo la terribile alluvione del 1994.
Il fatto è che ovunque, che ci si trovi a pencolare sul Tànaro o sul Mississippi, il fiume dispensa favole e brandelli di verità, trasformando la terra che lo circonda in un non-luogo letterario. Una sorta di negazione della realtà che assurge a geografia impalpabile e impenetrabile, soprattutto quando si tratta di lambirne le sfumature attraverso fantasmi e arcani, sillogismi e similitudini, mitologemi applicabili tanto in Canada quanto in Italia.

Vicolo Fiume Tànaro
è un viaggio in sei stazioni sulle costanti culturali della cultura fluviale di tutto il pianeta. Una narrazione condotta con gli strumenti irrinunciabili dell’antropologo attraverso il linguaggio divertito del giornalista curioso; una narrazione nella quale un unico sistema fluviale è chiamato a testimoniare dell’immenso patrimonio fenomenologico che da sempre si è sviluppato ai margini dei corsi d’acqua del pianeta Terra.
Il Tànaro come luogo, anzi: come Luogo. Ma anche – citando Motta – non-luogo letterario che richiede il rimedio del ritorno salutare, del ritorno al luogo. Per scoprire che siamo tutti figli, ovunque scorra un fiume, della stessa idea aggregante e di un’analoga forza vitale.





Autore
Riccardo Motta è nato ad Alessandria nel 1951. Fra i suoi contributi: Teorie del diritto primitivo (1986); L’addomesticamento degli etnodiritti (1994); il saggio Tànaro, Bòrmida e l’inconscio collettivo di Alessandria, offerto ai «Quaderni del Circolo Horti» (1995). Nel 2006 ha collaborato alla ristampa dei Temi di Antropologia giuridica di Francesco Remotti con una sezione di aggiornamenti e bibliografia. Nel 2008 ha pubblicato Per una rilettura critica dell’antropologia del diritto. .

Da inserire:


Data di inserimento in catalogo: 14.12.2011.

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